ASSEGNAZIONE AGEVOLATA BENI AI SOCI

La Legge di Bilancio 2023 (art.1 commi da 100 a 106 della Legge 197 del 29/12/2022) ripropone, tra le disposizioni agevolative, l’assegnazione dei beni ai soci.

Si tratta della disciplina che consente la fuoriuscita di alcuni beni dal regime d’impresa, beneficiando di una tassazione agevolata rispetto a quella ordinaria, sia ai fini delle imposte dirette che per le imposte di registro, ipotecarie e catastali. 

Destinatari dell’agevolazione

Dal punto di vista del soggetto che estromette il bene, il regime agevolato relativo all’assegnazione dei beni ai soci, può essere usufruito da:

  • società di persone (Snc e Sas)società di capitali (Srl, SpA e Sapa)

mentre sono esclusi i seguenti soggetti:

  • enti non commerciali
  • società non residenti
  • società cooperative
  • consorzi 

Dal punto di vista del soggetto che acquisisce il bene assegnato, in altre parole il socio, questo può essere:

  • persona fisica o soggetto diverso dalle persone fisiche;
  • residente in Italia oppure all’estero.

La norma prevede che lo status di socio sia verificando alla data del 30 settembre 2022, escludendo così l’assegnazione dei beni a nuovi soci. 

Beni agevolabili

I beni oggetto della disciplina dell’assegnazione agevolata, sono gli immobili, esclusi quelli strumentali per destinazione ed i beni mobili iscritti in pubblici registri, vediamoli entrambi nello specifico.

 

Agevolabili

Non agevolabili

Immobili

·         immobili strumentali per natura (categorie B, C, D, E e A/10), sempre che non siano direttamente usati dalla società (sono quindi agevolabili quelli concessi in locazione o in comodato, per esempio);

·         immobili “merce” (ossia alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa);

·         immobili “patrimonio” (fabbricati abitativi o terreni locati a terzi o inutilizzati);

·         immobili appartenenti alle società di gestione immobiliare

Se oltre alla gestione passiva (mera percezione dei canoni di locazione) c’è anche un’attività essenziale e determinante consistente nell’esecuzione di servizi complementari e funzionali all’utilizzo unitario del complesso immobiliare, gli immobili vanno considerati come beni utilizzati direttamente nell’esercizio dell’impresa, non agevolabili.

Sono inoltre esclusi:

·         i terreni utilizzati dalla società agricola per le attività connesse con l’agricoltura

·         i diritti reali parziali relativi ai beni (usufrutto e nuda proprietà)

Beni mobili iscritti in pubblici registri

Si tratta di veicoli in generale, ad esempio:

·         autovetture

·         moto e ciclomotori

·         autocaravan

·         natanti ed aeromobili

non utilizzati in modo strumentale all’attività propria d’impresa

·         autovetture per le imprese che effettuano attività di noleggio delle stesse o attività di scuola guida;

·         aeromobili da turismo utilizzati per le scuole di addestramento al volo;

·         imbarcazioni da diporto utilizzate dalle scuole di addestramento alla navigazione

Sono invece esclusi dall’agevolazione in questione:

  • i beni immateriali
  • le partecipazioni societarie

Imposta sostitutiva

Le plusvalenze derivanti dall’assegnazione del bene al socio, sono soggette in linea generale all’aliquota dell’8% ovvero del 10,50% nel caso in cui la società non sia stata operativa in almeno due dei tre esercizi precedenti.

Tale imposta viene calcolata sulla differenza tra il valore normale dei beni agevolabili ed il costo fiscalmente riconosciuto.

Per “valore normale” si intende il minore tra:

  • il valore di mercato, desumibile dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI)
  • ed il valore catastale risultante dalla rivalutazione del 5% della rendita catastale e moltiplicato per il coefficiente di categoria dell’immobile.

Termini

L’assegnazione agevolata dei beni ai soci, dovrà effettuata entro il 30 settembre 2023; mentre l’imposta sostitutiva sarà versata in due tempi, il 60% entro il 30 settembre 2023 ed il restante 40% entro il 30 novembre 2023.

 

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